Siamo giunti al primo decennio di vita del nuovo Saltae ma, ricordando il passato, anche quello molto lontano, possiamo ancora fortemente attingere dalla genesi ideologica di quel movimento sindacale degli anni 70 per continuare ad incoraggiarci e spronarci nel futuro del nostro operato.

Intanto, riferendoci a quel glorioso passato, vorremo ringraziare il principale artefice e “deus ex machina”, che fondò assieme ad altri lavoratori nel ’70 quel Saltae dalle mille battaglie che ha dato dignità ai lavoratori di questo territorio.

Il suo nome è Giorgio Pajaro.

A lui va il riconoscimento più grande per abnegazione e spirito indomito che, senza chiedere nulla in cambio, ha contribuito fortemente a rendere il nostro territorio appetibile a molte generazioni di lavoratori termo-alberghieri per benessere e tranquillità di vita, sia personale che famigliare, legata alla sicurezza del salario e del posto di lavoro.

Non a caso Giorgio Pajaro coadiuvato dal suo grande amico, l' Avv. Bruno Fratucello, avevano sviluppato il meccanismo contrattuale che, ancor oggi sorregge le sorti del C.I.T., rivoluzionando il concetto di precarietà del lavoro insito in quegli anni e trasformandolo in lavoro fisso a tempo indeterminato attraverso l’intuizione che fu la “sospensione stagionale”.

Oggi appare scontato tutto questo. Eppure, per assenza di memoria storica da parte dei lavoratori, questa grande vittoria sta venendo lentamente erosa del suo principio cardine.

Occorre ricordare che, il Saltae del 1970, ci ha dato in eredità un patrimonio contrattuale enorme e unico nel contesto del comparto turistico nazionale, ma senza il sostanziale apporto dato dai lavoratori, sacrificatisi con estenuanti lotte, non si sarebbe mai ottenuto questo grande risultato.

Appare palese che il supporto dei lavoratori iscritti al Saltae, sia di un tempo, che quelli di oggi, debbano continuare ad essere i rappresentanti di uno spirito di sacrificio per continuare a mantenere vivo “questo metodo” di fare sindacato: serio, onesto, sfacciatamente di parte.
Contemporaneamente continuare con forza a battersi sempre caparbiamente per rinnovare i benefici che, per logica del trapasso e dei vasi comunicanti, tutti i lavoratori del Bacino Termale Euganeo ne hanno tratto vantaggio.

Quello che ci tiene legati ancora oggi, come dirigenza del nuovo Saltae, è la condivisione delle costanti problematiche della vita lavorativa che è la stessa di qualsiasi altro lavoratore iscritto, e non, al Saltae.

Il passaggio del testimone fra Giorgio Pajaro e Franco Penello, non è stata una necessità programmata ma sicuramente indispensabile per superare un sicuro e certo appiattimento dei diritti dei lavoratori iniziato sin dal 1997 dalla triplice territoriale. Non a caso oggi rileviamo continui arretramenti, ad ogni passaggio di rinnovo del contratto territoriale , sia nella normativa che nella retribuzione, che tende a portare i lavoratori in futuro al massimo precariato e all’insicurezza salariale.
Per questo nei primi giorni di settembre 2000 nasceva il nuovo Saltae, per riproporre ai lavoratori scontenti e delusi, quel metodo del glorioso Saltae che, piaccia o non piaccia, ha veramente fatto la storia sindacale nel nostro territorio.

Oggi, noi, non abbiamo molte armi a nostra disposizione per poter combattere alla pari con le controparti perché, i nemici di sempre, sono tutt’oggi coalizzati contro chi, come noi, gli sbarra la strada e non li lascia mano libera. Sicuramente sappiamo arginare alcuni fenomeni e ci difendiamo strenuamente in campo legale, attraverso l’Avv. Stefano Fratucello (figlio dell’Avv. Bruno Fratucello), ma con l’aiuto dei lavoratori potremmo fare ancora di più.

Franco Penello, Alessandro Ceccarello e Andrea Peruzzo, oltre ad essere i componenti dell’attuale segreteria del nuovo Saltae, sono anche, assieme ad altri lavoratori, i soci fondatori.
Un ricordo dell’esperienza iniziale di questo nuovo Saltae va anche a Carlo Santi che ha, con la sua esperienza in Cisl, organizzato tecnicamente l’apertura.

Meritevole invece di tutto il successo del nuovo Saltae è sicuramente Franco Penello, attuale segretario responsabile.
A lui va il merito di aver tenuto egregiamente in asse sia la parte politica sia quella gestionale, assumendosi la responsabilità del Saltae e portando con se una forte carica ideologica che lo ha spinto, in alcuni momenti particolari, a sacrificarsi, tralasciando anche di percepire gli emolumenti spettanti pur di condurre il nuovo Saltae nel futuro.
Sempre a lui è riconosciuta la capacità di aver creato una partnership con le Acli e fatto crescere i servizi svolti, con qualità e professionalità, all’interno della nostra sede.

Senza dimenticare, ovviamente, dell’apporto dei componenti del direttivo che, in maniera volontaria, si occupano a turno della sede alla sua apertura e chiusura, cooperando inoltre, a tutte le iniziative proposte e deliberate dagli organi statutari.
Infine, ma non meno importante, un ringraziamento va all’insostituibile Sig.ra Carla (volontaria in pensione) che svolge un’attività minuziosa e unica accogliendo sempre con molto garbo tutte le persone che entrano nella sede.

Con questo anniversario vogliamo farvi capire quanto spirito di sacrificio e abnegazione serve per creare le basi per un forte sindacato. Noi abbiamo creato le fondamenta e le abbiamo consolidate.
Oggi siete voi lavoratori che potete mantenere in piedi questi forti valori a salvaguardia della tutela dei diritti del lavoro e dei lavoratori, iscrivendovi al Saltae e continuando in un costante proselitismo per dare una maggiore forza a chi vi rappresenta coerentemente.

AUGURI SALTAE

Chiudi