Con   il Testo Unico della legge 81/2008, che ingloba le altre leggi in materia di prevenzione e sicurezza nel posto di lavoro, compresa la legge n° 626 del 19.09.94, si è introdotto e uniformato una tutela sugli ambienti di lavoro, attraverso anche al controllo diretto degli stessi lavoratori, promossa dalla giurisdizione comunitaria ed è ispirata dall'esperienza legislativa fatta e consolidata in altri Paesi Europei ove la sicurezza dei lavoratori è sempre stata di primaria importanza, mentre in Italia eravamo il fanalino di coda.
    Innovazioni importanti sono state introdotte da questa legge che si basano su un fondamentale principio e filosofia:

Non deve esistere lavoro o ambienti di lavoro che non siano assolutamente sicuri.
   Più facile a dirsi che a farsi, anzi, in alcuni settori il rischio è enorme comunque e sempre, un esempio per tutti il lavoro delle Forze dell'Ordine ove è praticamente impossibile eliminare completamente il rischio, eppure la legge dice chiaramente che i fattori di esposizione al rischio di infortuni deve essere avvicinato il più possibile allo zero.
    Se un rischio esiste và eliminato radicalmente e se il rischio lo si conosce e non lo si può comunque eliminare (ritorniamo all'esempio delle Forze di Polizia, ecc.) si debbono obbligatoriamente calcolare e prevedere i vari fattori di rischio e utilizzare proficui mezzi di prevenzione al fine di evitare il massimo del rischio e minimizzare l'eventuale danno ai lavoratori.
    Blindature dei mezzi, giubbotti antiproiettili, scorte ingenti; sono solo alcuni esempi di "metodo di prevenzione" dei rischi.
    Abbiamo usato l'esempio delle Forze dell'Ordine proprio perchè in quei settori, pur conoscendo i rischi connessi, è praticamente impossibile eliminare completamente il rischio, ma è obbligatorio limitarlo al massimo delle possibilità, con mezzi e strumenti di prevenzione di ogni possibile rischio; per farlo, bisogna calcolare ogni più piccola possibilità che potrebbe succedere ed adottare ogni piccolo o grande strumento preventivo.
    Chi non lo fà, oggi con la 81/2008, è punito con pesantissime pene, sia pecuniarie per i casi minori, sia con il carcere per reati di grossa entità e responsabilità.
    Le responsabilità della sicurezza e la salute dei lavoratori e degli ambienti di lavoro, la legge lo ha individuato nel Datore di Lavoro o un suo preposto (nel caso di grandi Aziende può essere il Direttore o l'Amministratore Delegato oppure qualsiasi altra persona di massimo grado nominato dal Datore di Lavoro.
    Ma le responsabilità previste dalla Legge non sono solo ed esclusivamente del Datore di Lavoro o del preposto, bensì anche del Medico Competente (che analizzeremo i compiti più avanti), dei costruttori delle macchine da lavoro.
    Es: una pressa deve prevedere una meccanica che impedisca qualsiasi incidente mentre è in funzione e questo deve essere progettata e prevista in fase di costruzione dalla fabbrica produttrice la quale dovrà certificarne i requisiti in conformità alla legge 81/2008 e ss. mm.; se la pressa non dovesse funzionare ed il compratore ha il certificato di conformità da parte del costruttore, è quest'ultimo che detiene la piena responsabilità di qualsiasi eventuale rischio o, peggio ancora, di infortunio per cui può incorrere nelle sanzioni amministrative e penali di conseguenza.
    Sembra complicato, ma non lo è, forse è costoso per le Aziende, credo sia forse l'unico costo ben speso dalle Aziende; sono troppi incidenti sul lavoro, troppi morti per essere considerato solo un costo, ecco cosa vuole significare la legge sulla sicurezza nel posto di lavoro: produzione sì, ma non a rischio di chi lavora e come è indispensabile la macchina che produce è sopratutto indispensabile la vita e la salute dei propri dipendenti, sopratutto per i lavoratori stessi, la legge 626, infatti, deve essere considerata una conquista e delle più importanti mai realizzate.
    Lo sappiamo, è difficile che un Datore di Lavoro applichi appieno la norma: l'applicazione perfetta della legge 81/2008 costringe, in molti casi e gioco forza, ad un lieve rallentamento della produzione e della produttività dei lavoratori, ma ne deve valere la pena, per tutti.

Nel dettaglio

    La legge 81/2008, integrando la 626 e tutte le leggi sulla sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente di lavoro già esistenti, ma vecchie ed in alcuni casi superate, aumenta in modo molto pesante le sanzioni al Datore di Lavoro sia pecuniare, ma sopratutto penali.

    La legge non prevede una soluzione per tutte le tipologie di lavoro, ma prevede una serie di impegni e forme per ogni unità produttiva, cioè ogni posto di lavoro.

I soggetti attivi

    Sono previsti dei soggetti incaricati dalla legge, all'interno dell'Azienda o dell'unità produttiva, che sono interessati a lavorare sulla sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente di lavoro.

    Questi hanno incarichi e responsabilità differenti, le vediamo di seguito.

 

Il Responsabile alla sicurezza

    E' il Datore di Lavoro o il preposto da lui nominato.

    E' lui che ha la responsabilità massima e assoluta sulla sicurezza dei lavoratori, è quello che "paga" se sbaglia o se non prevede o ottempera agli obblighi imposti dalla legge.

    Il Responsabile alla sicurezza nomina:

  • il Medico Competente;
  • Il Responsabile del Servizio di pronto soccorso;
  • il Responsabile della prevenzione rischi e incendi.

Il Medico Competente

   E' il responsabile della salubrità dell'ambiente di lavoro e della salute dei lavoratori.

    Deve essere un medico specializzato in medicina del lavoro e può essere dipendente o indipendente dal Datore di Lavoro o il preposto che lo nomina.

    Egli risponde in proprio delle proprie azioni ed è punibile pecuniariamente e penalmente dei suoi errori.

    E' tenuto al segreto professionale.

Il Responsabile del Servizio di pronto soccorso

   E' nominato dal Responsabile alla sicurezza anche tra i lavoratori, possono essere anche più persone (dipende dalla conformazione dell'unità produttiva) tenendo conto delle capacità e conoscenze specifiche o, in assenza di queste, devono essere specificatamente preparati attraverso corsi a costo e cura del Datore di Lavoro.

    Sono coloro che garantiscono il primo generico soccorso a favore del/dei lavoratori colpiti da un infortunio.

    A queste figure và dato il giusto risalto; in alcuni casi il prestare immediatamente soccorso, anche se sommario e generico, può comunque salvare una vita, la legge prevede tali figure proprio per questo.

    Questi soggetti non ricoprono nessuna responsabilità civile e penale, hanno solo l'obbligo di prestarsi nel loro incarico.

    Chi viene investito di questo compito è a conoscenza della fondamentale e vitale importanza del ruolo che espleta e lo fà con coscenza e dedizione.

Il Responsabile della prevenzione rischi e incendi

  

    Sono coloro che, a fronte della preparazione tecnica impartita loro a cura dell'azienda, monitorizzano e verificano la corretta applicazione delle norme di sicurezza e che suggeriscono eventuali nuovi o migliori mezzi di prevenzione per qualsiasi rischio di infortunio ai lavoratori o di possibile pericolo di incendio.

    Questi soggetti non ricoprono nessuna responsabilità civile e penale, hanno solo l'obbligo di prestarsi nel loro incarico.

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

   Viene eletto o nominato da tutti i Lavoratori dell'unità produttiva nell'ambito della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) o Rappresentante Sindacale Aziendale (RSA), ove esiste, o fra i lavoratori nel caso non fosse presente la R.s.a.

    E' la figura più significativa per i lavoratori, il punto di riferimento importantissimo, infatti, egli rappresenta gli interessi dei lavoratori sul problema della sicurezza e la legge gli dà il compito ed il potere di intervento diretto nei confronti del Datore di Lavoro e del Responsabile alla Sicurezza.

    Egli può:

  • ispezionare ogni reparto dell'Azienda
  • proporre e/o segnalare soluzioni idonee ad una maggiore sicurezza
  • interagire con i vari soggetti incaricati per la sicurezza
  • segnalare eventuali inadempienze del Datore di Lavoro agli Enti di vigilanza competenti
  • partecipa alla riunione periodica sulla sicurezza
  • viene informato e consultato preventivamente alla stesura del verbale dei fattori di rischio
  • viene informato e consultato preventivamente  in merito alla formazione ed informazione che il Datore di Lavoro è obbligato a predisporre con tutti i lavoratori
  • viene informato e consultato preventivamente sui mezzi di prevenzione e protezione dei rischi
  • viene informato e consultato preventivamente sulla salubrità dell'ambiente di lavoro

La Riunione periodica sulla sicurezza

    Tutti questi soggetti: Responsabile alla sicurezza; Medico competente; Responsabile del servizio di pronto soccorso; Responsabile della prevenzione rischi e incendi; Rappresentante dei Lavoratore per la sicurezza; hanno l'obbligo di riunirsi almeno una volta all'anno, od ogni qualvolta se ne ravvisasse la necessità, per valutare i preblemi legati alla sicurezza dei lavoratori, sulla prevenzione, sulla salubrità dell'ambiente di lavoro, ecc.

Il documento dei fattori di rischio

  La legge 81/2008 (ex 626/94) prevede l'obbligo ai Datori di Lavoro di predisporre un verbale aziendale ove vengono indicati con la massima precisione:

  • tutti i fattori di rischio a cui potrebbero incorrere i lavoratori all'interno dell'unità produttiva;
  • verificare tecnicamente il grado di pericolosità del rischio e come si è posto rimedio;
  • tutti i mezzi di prevenzione e protezione per i lavoratori;
  • il piano della formazione e informazione da effettuare ai vari soggetti di cui sopra ed ai lavoratori;
  • il grado di sicurezza delle strutture e dei macchinari impiegati ed i loro mezzi di protezione.

    Per la stesura del documento dei fattori di rischio devono essere consultati ed informati preventivamente i soggetti di cui sopra e tale documento deve essere custodito all'interno dell'Azienda a disposizione dei lavoratori e degli Enti preposti alla vigilanza.

    In conclusione

    Abbiamo sintetizzato al massimo i concetti di base che accomunano tutti i settori produttivi, ma la legge 81/2008 è molto più complessa e precisa anche in settori particolari ove esistono fattori di rischio maggiori e ben conosciuti come, ad esempio:

  • nel settore dell'edilizia;
  • nelle aziende ove trattano sostanze tossiche o amianto;
  • nell'uso di videoterminali;
  • ecc.

    Per questi settori specifici la legge impone ulteriori obblighi del Datore di Lavoro in quanto rischio ben conosciuti e verificati.

    Per una maggiore informazione vi rimandiamo al testo completo della legge e all'accordo interconfederale del Turismo per le procedure di nomina del Rappresentante della Sicurezza dei lavoratori (RLS).

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