Istituti Contrattuali
"Il TFR"
Cgil-Cisl-Uil sono d´accordo con i fondi pensione privati e con lo "scippo" del TFR, ma vogliono l´esclusiva per i loro fondi di categoria, gestiti insieme agli imprenditori.
Il decreto legge approvato a fine luglio 2004 dal parlamento, prevede il meccanismo del silenzio-assenso, cioè, il lavoratore dipendente entro 6 mesi dall’ emanazione dei decreti attuativi, può comunicare per iscritto la propria contrarietà allo "scippo" del tfr. Se omette di farlo, il suo Tfr, andrà tacitamente al fondo integrativo e seguirà il dettato di legge vincolante.Lo "scippo" del tfr a favore dei fondi pensione favorisce quanti puntano a smantellare il sistema previdenziale pubblico dando per scontato/accettato in futuro la cancellazione del diritto dei lavoratori dipendenti a una pensione pubblica dignitosa che assicuri il mantenimento del tenore di vita acquisito al momento della loro pensione.
Il tfr di ogni lavoratore dipendente, finirà nei fondi pensione, cioè a finanziare, attraverso il mercato azionario, le grandi aziende private o privatizzate.Il Saltae ha iniziato sin dall'Ottobre del 2004, e SaltaeUgl poi, a sensibilizzare i lavoratori a decidere di trattenere il proprio TFR in azienda e non favorire i fondi pensione con l'"assenso" o il “silenzio assenso”.
Fintantochè non subentreranno fattori migliorativi, rispetto alla legge del 1981; che garantisce il Tfr e lo preserva dall'inflazione, continueremo nel nostro cammino informativo a tutela di un diritto che non può essere esposto a rischi.